Abbiamo scritto questa recensione a quattro mani diversamente dal solito dove se ne era, fino ad ora, occupato solo Simone. Questo perché grazie alla sua esperienza sto imparando a migliorare le mie capacità di analisi/esposizione. Ma andiamo subito al dunque.
Appena aperta questa meravigliosa bottiglia di rye mi ha colpito con il suo odore che ricorda il Crystal Ball, ci giocavo spesso da bambino. Dopo qualche tempo che la bottiglia sarà aperta questo odore si ammorbidirà e ricorderà molto più semplicemente l'odore della gomma. Questa non è il momento, ma presto dedicherò un post sull'importanza di lasciar respirare adeguatamente il vostro whiskey per apprezzarne al massimo le sue caratteristiche organolettiche.
Simone: “Un primo naso sicuramente interessante. Apparentemente più nascosta la speziatura caratteristica della segale che si fa attendere un poco per raggiungerci prepotente pochissimo dopo. Un ventaglio molto compatto e massiccio che si porta in dote i quasi 50 gradi per trattenere e svelare pochissimo per volta. Colpisce sempre la nota gentilmente dolciastra ed appena pungente, probabilmente dovuta ad una percentuale di mais evidente.
Sembra quasi voglia spogliarsi molto lentamente, e seduce proprio per questa sua lenta e meravigliosa caratteristica.
Sono passati alcuni minuti e l'After Eight compare in tutta la sua evidenza con un sostegno di frutta disidratata e spezie dolcissime, quasi un mercato di Marrakesh tra te' verdi e profumi intensi. In bocca scivola nonostante l'alta gradazione e lascia un finale molto lungo e intrigante.
Di sicuro un Rye forse meno tradizionale ma che non sfigura affatto, anzi.”
Andando a sentire il residuo secco percepiremo delle lievi note di tabacco.
Nel complesso questo rye mi è piaciuto abbastanza, forse un po' meno che a Simone. Sto ora cercando di procurarmi la versione Limited Edition dove la composizione del mash bill cambia drasticamente. Quello che abbiamo appena bevuto è 60% mais, 36% segale e 4% orzo maltato mentre la LE è composta da 95% segale e 5% malto oltre ad invecchiare qualche anno in più (dieci).
Entrambi i rye sono stati distillati per la Smooth Ambler dalla MGPI, di cui vi ho già parlato in questo post.