Circa un anno e mezzo fa' ho creato la mia prima “scomposizione” dei mash bill della Buffalo Trace Distillery. Da allora ci sono state diverse modifiche e ho ritenuto fosse ora di aggiornarla e ampliarla. Ho inoltre deciso di concentrarmi sui whiskey che sono stati distillati (almeno una volta) presso la distilleria della Buffalo Trace. I marchi Buffalo Trace/Sazerac/Age International/Barton sono un'intricata ragnatela e richiederebbero molto tempo solo a scriverli tutti, più di quanto voglia fare in questo post.
Maggiori cambiamenti:
- Tutti i bourbon Van Winkle sono ora prodotti con la ricetta wheated.
- Il Van Winkle rye proviene ancora da un altra distilleria, probabilmente Bernheim o Medley, questo almeno fino alla fine delle scorte. Se dovessi azzardare un'ipotesi direi 2017.
- Il Sazerac 18 segue a partire dal 2016 una procedura un po' diversa nella fase di imbottigliamento come ho già spiegato qui e d'ora in poi verra prodotto con la ricetta “rye” della Buffalo Trace.
Possiamo supporre con una certa sicurezza che le ricette “mash bill” utilizzate dalla Buffalo Trace siano due. La prima composta da un 10% se non meno di segale, mentre la seconda dovrebbe contenere al suo interno un 10/12% sempre di segale.
La ricetta per il wheated bourbon è anche lei un mistero. Tuttavia la parte di segale e forse anche di più è sostituita dal frumento. Questo crea sicuramente un diverso profilo percettivo rispetto ai rye whiskey.
Ritengo inoltre che i wheated bourbon possano sostenere un invecchiamento più lungo (nonostante non ne abbiano bisogno) dei bourbon che contengono la segale nel loro mash bill.
Il mash bill per i rye whiskey dovrebbe essere composto almeno per il 51% di segale. Insomma, quanto basta per rispettare il disciplinare dei rye whiskey, ma contiene ancora tanto mais per apportare il gusto a cui siamo abituati quando beviamo bourbon.
Questi rye whiskey a basso contenuto di segale sono molto differenti rispetto ai molto popolari (attualmente) rye whiskey che raggiungono anche il 95% di segale.
L'intenzione di questo post è quella di mostrare come una differenza di piccoli fattori nell'invecchiamento possano influenzare il gusto del bourbon. Semplicemente invecchiandoli in due magazzini diversi due bourbon che entrano nella botte alla stessa gradazione prodotto con la stessa ricetta possono alla fine dell'invecchiamento avere un gusto ed una gradazione diversa.